"Mi prendo un giorno di oasi" si disse. Le era già successo. Una sensazione di vaghezza, come una foschia del mattino che non sai mai se preluda al sereno o al grigio plumbeo. Una sorta di letargia, di risparmio energetico prima della maratona, o meglio, del decathlon: biglietti aerei, pernottamenti, rimborsi per i viaggi annullati l’anno prima, seminari culturali da scegliere, assicurazioni, e tutta una lunga serie di collaterali.