Edizioni Keltia, 1998

Un racconto sulle montagne che da lontano sembrano blu e dove la piccola protagonista della storia, al suo primo giorno di scuola, immagina ci sia il pascolo di un puledro: quello che purtroppo è stato usato per fare la sua nuova cartella che dovrà durarle fino alla quinta. Un ingresso nella realtà, e nella nuova vita scolastica, ma gettando l'àncora in un immaginario, in linguaggio di fantasia e di divergenza che le servirà da risorsa per accettare le regole dei grandi e del loro mondo.

Le montagne blu, Racconto finalista al premio Montagne D'argento 1998 inserito poi nella raccolta Ricordi di scuola.

🛒 Disponibile in:

C’è una stagione in cui le montagne sono blu. È la stagione di quando si è piccoli e l’immaginazione è quel reale che disegniamo con le matite colorate sui quaderni di scuola.
La mie montagne blu erano il dorso gobbo di un orizzonte che immaginavo uguale in ogni punto della terra, finché non mi portarono al mare. Allora scoprii quel grande dorso gobbo farsi piatto, ma rimanere di un blu mobile capace di estendersi fino alla notte, come succedeva alla mie montagne quando prima di dormire controllavo che fossero ancora lì.

(Da Le montagne blu)