Incipit
Era il 1991. Correggevo bozze per Longanesi e fu Francesco Bruno, redattore e grande traduttore dal francese, a chiedermi se non mi fosse interessato trascorrere l'estate a Casarola di Parma con Attilio e sua moglie Ninetta.
Ero di un'ignoranza al limite dello stupefacente. Pensavo che Attilio fosse il nonno del regista Bernardo. Il mio libro più amato era Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino e soprattutto non sapevo stirare, cosa non da poco, visto che il mio ruolo, lì, sarebbe stato di colf.
(Da La perdita che ruppe il ghiaccio)
📚 I racconti di Elena Soprano