C’era una volta un drago di un bellissimo colore tra l’azzurro e il rosa. Con gran boccate di fumo creava magnifici disegni in cielo: animali, fiori, paesaggi. Eh sì, era un drago pittore, o meglio, un tempo lo era stato. Poi gli uomini avevano cominciato a combatterlo perché da che mondo e mondo gli uomini combattono i draghi. Gli avevano dato la caccia per secoli, lo avevano imprigionato e quasi ucciso. Il drago pittore si era salvato per miracolo nel caos di una grande guerra, una delle tante che gli uomini iniziavano dimenticandosi spesso il perché e dimenticandosi anche un sacco di altre cose, come la bellezza del sole al tramonto e la luce della luna. Una volta salvo, aveva giurato che mai più avrebbe usato il suo fuoco. E neanche il suo fumo per dipingere. Sarebbe vissuto nascosto. Quando avesse sentito il petto ribollire dalle fiamme, si sarebbe tuffato nel lago.