Incipit
Lei non lo sapeva e scodinzolava vicino a quello più grande. Forse perché da piccola l’aveva sempre voluto, un cane, che non ha gli occhi a mandorla e ti fa sentire in un posto diverso. “Rinascerai cagna” le diceva sua madre per spaventarla. Non aveva mai avuto ricordi d’ infanzia. Solo ogni tanto, improvvisi e violenti, come innesti di memoria non propria, flash di pubblicità: Coke, Seiko, Naike. A mano a mano che il viaggio si era fatto lungo, era rimpicciolita. Ne aveva la precisa sensazione. Ogni notte si era appallottolata accorciandosi. E lei stessa, dalle braccia lunghe, ora si ritrovava a coccolarsi come fosse stata una bambina di sette, cinque, tre anni. Una neonata dal sonno turbato e inquieto.
(Da Nuovi Argomenti)
📚 I racconti di Elena Soprano